Impianti per il riciclo di pneumatici fuori uso: le proposte CAMEC

Smaltire e riciclare correttamente gli pneumatici è un obbligo previsto dalla legge: questi particolari rifiuti, infatti, impiegano oltre un secolo a degradarsi, ed è per questa ragione che già da molti anni le normative vietano il conferimento degli pneumatici dismessi in discarica, ma impongono di trattarli in appositi impianti destinati al loro riciclaggio e al recupero dei vari materiali presenti al loro interno.

Una volta avviati al riciclaggio, gli pneumatici vengono sottoposti a processi di triturazione necessari per estrarre l’acciaio e la fibra tessile contenuti al loro interno e per separare la componente di gomma, che viene poi macinata ulteriormente e ridotta in granella o polverino.

Così triturata, la gomma può essere riutilizzata come materia prima seconda: la principale destinazione della gomma riciclata è la produzione di asfalto stradale, ma a seconda della granulometria ottenuta è possibile impiegarla anche per altre applicazioni industriali, come la costruzione di pannelli isolanti termo-acustici e barriere stradali, o per la pavimentazione di campi sportivi e piste di atletica, o in vari settori dell’edilizia.

Le soluzioni CAMEC per il trattamento degli pneumatici fuori uso (PFU)

Il riciclaggio degli pneumatici richiede una serie di passaggi successivi, necessari per ridurre gradualmente la granulometria del rifiuto e separare le varie componenti presenti al suo interno in maniera ottimale. Per questo, CAMEC propone l’utilizzo di diverse macchine (trituratori TR2Alaceratori potenziati GS, granulatori MG…) che possono essere installate contemporaneamente o fornite in momenti diversi, a seconda delle preferenze e delle necessità del cliente.

Le soluzioni proposte da CAMEC permettono di portare a termine tutti i passaggi necessari per il completo recupero dei materiali presenti all’interno del rifiuto: inizialmente lo pneumatico fuori uso viene sottoposto a una macinazione grossolana (ciabattatura) tramite l’utilizzo di una macchina a lame; il materiale ciabattato viene poi avviato a una seconda macchina trituratrice che lo taglia ulteriormente trasformandolo in gomma cippata di diametro non superiore ai 20 mm. In questa fase di lavorazione avviene una prima separazione dei materiali che compongono il rifiuto, e tela e acciaio vengono divisi dalla componente di gomma e recuperati per un successivo riutilizzo. In seguito il cippato viene ulteriormente ridotto di volume e trasformato in granella o polverino grazie a un granulatore che permette di controllare la dimensione del materiale in uscita; in questa fase, gli ultimi residui di metallo e fibra tessile presenti tra la gomma vengono separati, e la componente in acciaio viene poi avviata a un’ulteriore lavorazione, che consente di pulirla e riportarla a una purezza del 99%.

Gli impianti CAMEC per il trattamento degli pneumatici consentono di ottenere materia prima seconda di ottima qualità, con granulometria variabile a seconda delle esigenze del cliente e dell’utilizzo che si vuole fare della gomma riciclata. Allo stesso tempo, permettono di recuperare nel modo più efficiente possibile l’acciaio presente negli pneumatici, riportandolo a un elevatissimo livello di purezza.

 

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