La triturazione dei rifiuti è un processo complesso che prevede una serie di fasi successive, fondamentali per non creare danni alla macchina nel corso del trattamento e per ottenere un prodotto finale di volume considerevolmente ridotto rispetto a quello del materiale di partenza.
Il processo di triturazione prevede:
- Selezione dei rifiuti, che prima di essere triturati vengono suddivisi in lotti il più possibile omogenei dal punto di vista della tipologia di materiale presente. Questo passaggio è fondamentale per evitare che, all’interno del trituratore, convergano materiali incompatibili tra loro, che potrebbero interagire in maniera imprevista e potenzialmente pericolosa, provocando ad esempio incendi o esplosioni.
- Carico dei materiali da sminuzzare all’interno del trituratore, che può avvenire a mano, tramite un braccio idraulico o una gru oppure tramite un nastro trasportatore.
- Triturazione vera e propria del materiale, che viene prima tagliato in modo grossolano e poi macinato. Se il trituratore è monoalbero, questa fase prevede che il materiale venga spinto in avanti verso un rullo rotante che sminuzza i materiali con l’aiuto di uno spintore; se il trituratore è bialbero, invece, le lame sono agganciate a due alberi controrotanti provvisti di uncini che agganciano il prodotto da macinare e lo trascinano fino al punto di azione della lama
- Uscita del materiale triturato, che normalmente avviene per caduta. Il materiale sminuzzato viene quindi trasportato tramite un nastro, per poi essere stoccato in un deposito o su un mezzo che lo trasporterà in discarica. Se il trituratore è provvisto di griglia, il materiale esce dall’impianto con una pezzatura predefinita, mentre in caso contrario la pezzatura non sarà necessariamente uniforme, anche se il volume dei rifiuti sarà considerevolmente ridotto.