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Le soluzioni customizzate CAMEC per gli impianti di compostaggio

Scritto da Barbara Lombardo | Jul 16, 2024 12:11:53 PM

Gli impianti per il compostaggio svolgono un ruolo del tutto particolare nella filiera del riciclaggio: il loro compito è infatti trattare i rifiuti di tipo organico, che rappresentano una componente decisamente significativa (pari a circa il 20%) di tutti i rifiuti prodotti nelle nostre città. Gli scarti organici hanno caratteristiche del tutto diverse rispetto ai rifiuti inorganici (siano essi RSU, plastica, RAE o altri), e necessitano quindi di trattamenti specifici che rendono possibile il loro recupero e la loro valorizzazione.

Una corretta gestione della frazione organica dei rifiuti permette di ottenere, al termine del processo, il compost (detto anche “ammendante compostato”), un fertilizzante organico ampiamente utilizzato sia in ambito floro-vivaistico sia in agricoltura grazie alla sua grande ricchezza in termini di concentrazione di sostanze nutritive.

Il processo di trasformazione dei rifiuti organici in compost è assolutamente naturale e si realizza anche in modo spontaneo, ma negli impianti di compostaggio vengono create apposite condizioni ambientali che favoriscono la maturazione del fertilizzante e accelerano il processo che, in natura, avverrebbe molto più lentamente e con un minor livello di efficienza.

Come funziona un impianto di compostaggio

Un impianto industriale per il compostaggio “imita” il naturale processo di decomposizione del materiale organico, agendo però in modo più rapido e – soprattutto - più controllato, in modo da fornire maggiori garanzie sia in termini di qualità del compost prodotto, sia di tutela della salute pubblica.

Il processo di compostaggio prevede che i rifiuti organici, separati dagli utenti tramite la raccolta differenziata, giungano agli impianti di smaltimento dove affrontano una prima fase di miscelazione, necessaria per rendere il materiale da trattare il più possibile uniforme. Il rifiuto così preparato viene poi inviato in appositi recipienti (biocumuli, biocelle, container…) di cui è possibile controllare la temperatura, il livello di umidità e la concentrazione di ossigeno. Questo deposito in atmosfera controllata permette di creare le condizioni ottimali per l’ossidazione del materiale organico, che viene portata a termine da particolari microorganismi, funghi e batteri. Questo processo porta, in un lasso di tempo predefinito, alla decomposizione del rifiuto e alla produzione di compost biologicamente stabile e ricco di sostanze nutritive, adatto quindi per il successivo utilizzo in agricoltura.

Il materiale organico, via via che si degrada, si riduce di volume, e quindi viene spostato dai recipienti originari in apposite aree dell’impianto dette “aree di maturazione” e “aree di stoccaggio”, dove sosta per periodi di tempo predefiniti completando la sua trasformazione in compost. Al termine del processo il compost viene sottoposto a una vagliatura – necessaria per separare le eventuali componenti non adeguatamente decomposte – ed esce infine dallo stabilimento; il materiale che non supera la fase di vagliatura finale, invece, può essere recuperato e avviato a un nuovo ciclo di compostaggio.

Tutti gli impianti di compostaggio sono dotati, inoltre, di appositi collettori, aspiratori e filtri biologici che permettono di controllare la qualità dell’aria che viene emessa, per limitare l’impatto dello stabilimento sull’ambiente circostante. L’ossidazione dei materiali organici infatti, pur essendo un processo naturale che non richiede l’utilizzo di sostanze tossiche, genera comunque odori sgradevoli che devono essere opportunamente controllati e gestiti.

 

Le macchine CAMEC e gli impianti di compostaggio

Il catalogo CAMEC ospita diverse macchine in grado di completare efficacemente la dotazione di un impianto di compostaggio. Tra loro possiamo citare:

  • Laceratori e aprisacchi 
    da utilizzare nelle fasi iniziali della lavorazione per disimballare il materiale da trattare senza danneggiarlo o ridurlo di volume;
  • Laceratori e aprisacchi 
    (in gomma, pvc o metallo) da utilizzare per il trasferimento del materiale nelle zone dell’impianto corrispondenti alle differenti fasi di maturazione;
  • Vagli
    che possono essere sfruttati per la separazione della componente matura del compost nella fase finale della lavorazione.

Grazie alle ampie possibilità di customizzazione, tutte le macchine CAMEC possono essere modificate in relazione alle esigenze dei clienti, per adattarsi alle loro necessità e integrarsi perfettamente con gli altri sistemi di trattamento dei rifiuti già presenti nello stabilimento. Questo rende possibile utilizzare le nostre soluzioni per la gestione dei rifiuti anche in un contesto particolare e sfidante come quello di un impianto di compostaggio, ottenendo sempre risultati soddisfacenti in termini di sicurezza e qualità. 

 

Per sapere di più sulle possibili applicazioni delle tecnologie CAMEC nel contesto di un impianto di compostaggio, contatta il nostro team!